I motori a cilindro verticale con e senza pistone ausiliario

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Il Brevetto inglese n° 1655 del 1857
originale presso The British Library London Patent Express

la Privativa piemontese n° 579 del 1857, il Brevetto francese n° 35009 del 1858
per gentile concessione del Museo Galileo-Istituto e Museo di Storia della Scienza di Firenze

1857 – Il Brevetto inglese n° 1655

 

Il 1° dicembre 1857 il Great Seal Patent Office di Londra concede a Barsanti e Matteucci il brevetto n° 1655 per l’invenzione di un Improved Apparatus for Obtaining Motive Power from Gases.

Nel Brevetto sono presentate due diverse soluzioni costruttive: la prima è quella del motore con stantuffo ausiliario, la seconda, più semplice, senza pistone ausiliario.

Successivamente, l’invenzione fu coperta da altri Brevetti:
–  la Privativa piemontese n° 579 del 1857
–  il Brevet d’invention francese n° 35009 del 1858
–  il Brevet d’invention belga n° 5533 del 1858
–  il Brevet de perfectionnement belga n° 5539 del 1858
In questi ultimi, i disegni allegati sono sostanzialmente uguali a quelli del Brevetto inglese.

Dopo la morte di Barsanti, i direttori tecnici provvisori della Società del Nuovo Motore Barsanti e Matteucci, P.P. Antonelli e Cecchi, chiesero l’estensione del Brevetto piemontese del 1857 a tutte le provincie dello Stato italiano. Ottennero l’attestato richiesto nel maggio del 1864, pubblicato sul Bollettino del Ministero dell’Industria del Regno d’Italia.

(I documenti citati sono conservati presso il Museo Galileo-Istituto e Museo di Storia della Scienza di Firenze)

I motori a cilindro verticale con e senza pistone ausiliario
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Il motore con pistone ausiliario e senza pistone ausiliario
tavole contenute nel brevetto francese n° 35009 del 1858

Il motore a cilindro verticale con e senza pistone ausiliario

 

Il motore oggetto dei brevetti è di tipo graviatmosferico, ad azione differita alla corsa di ritorno, dotato di un unico cilindro disposto in verticale. Sono previste due diverse soluzioni costruttive: entrambe impiegano una cremagliera ed un rocchetto dotato di cric per la conversione del moto longitudinale del pistone durante la corsa di ritorno in moto rotatorio dell’albero motore.

Le due diverse soluzioni, la prima con pistone ausiliario (counter piston), la seconda, più semplice, senza pistone ausiliario, differiscono per le modalità di aspirazione dell’aria e dei gas e per l’espulsione dei gas di scarico.

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L’azione differita alla corsa di ritorno

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La soluzione con pistone ausiliario

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La soluzione senza pistone ausiliario

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La foto illustra il modello, azionato da un sistema ad aria compressa, che è stato fatto realizzare dalla Fondazione Barsanti e Matteucci ed è esposto al Museo del motore a scoppio di Lucca.

Per la prima volta, nel gennaio del 2025, un gruppo di esperti meccanici appartenente al CMEF, Club Moto d’Epoca Fiorentino, ha costruito e fatto funzionare un motore rispondente al brevetto inglese n° 1655 nella seconda soluzione costruttiva, senza pistone ausiliario, dimostrando così la bontà del progetto di Barsanti e Matteucci.
Il motore è stato azionato a Lucca il 21 maggio 2025.

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